Responsabilità dei revisori

Coloro che accettano l'incarico di revisori sono di norma tenuti a presentare le loro revisioni entro quattro settimane, attenendosi alle Linee guida per i revisori [LINK]. Essi dovrebbero ritirarsi dall'incarico se in qualsiasi momento risultasse loro evidente che non possiedono le competenze necessarie per eseguire la revisione, o che potrebbero avere un potenziale conflitto di interessi nell'esecuzione della medesima (ad esempio, per rapporti di concorrenza, di collaborazione o di altro tipo o per relazioni con uno qualsiasi degli autori, delle istituzioni o delle società associate all’opera). Le informazioni o le ipotesi riservate ottenute dai revisori attraverso il processo di revisione tra pari devono essere tenute riservate e non devono essere utilizzate a vantaggio personale. I manoscritti ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati e non devono essere mostrati o discussi con altri se non nei modi autorizzati dai redattori.

Nel condurre il loro lavoro, i revisori sono invitati a farlo nel modo più oggettivo possibile, astenendosi dal fare critiche personali all'autore o agli autori. Essi sono incoraggiati ad esprimere il loro punto di vista in modo chiaro, spiegando e giustificando tutte le raccomandazioni fatte. Dovrebbero sempre cercare di fornire un feedback dettagliato e costruttivo per aiutare l'autore o gli autori a migliorare il loro lavoro, anche se il manoscritto non è, a loro avviso, pubblicabile.

I revisori devono individuare nelle loro revisioni i lavori pubblicati che non sono stati citati dall'autore o dagli autori, nonché i casi in cui non è stata fornita una corretta attribuzione delle fonti. Dovrebbero richiamare l'attenzione del redattore responsabile su eventuali somiglianze tra un manoscritto in esame e altri articoli o articoli pubblicati di cui sono a conoscenza, nonché su eventuali dubbi relativi all'accettabilità etica della ricerca di cui si rende conto nel manoscritto.