Oltre l’antinomia “in presenza” e “a distanza”: verso un ambiente di apprendimento sociale e liquido

Autori

  • Delio De Martino Università di Foggia

DOI:

https://doi.org/10.57568/iulres.v2i3.95

Parole chiave:

ambiente di apprendimento, apprendimento liquido, FaD

Abstract

Il COVID-19 ha portato alla caduta della “tirannia” della presenza e dell’antinomia “in presenza/a distanza”. All’orizzonte si intravede, citando Bauman, un ambiente di apprendimento “liquido” personalizzato, senza confini netti tra il fisico e il digitale. La liquidità consente di aumentare la socialità e l’interazione, espandendola a un pubblico potenzialmente infinito e aumentando i processi di co-costruzione della conoscenza. Un esempio è quello dell’”aula estesa” del centro METID del Politecnico di Milano, un’aula con confini digitali estesi, labili e trasparenti, supportata dall’AI. I nuovi ambienti hanno nel digitale una “zona di sviluppo prossimale naturale e infinita” e potrebbero diventare il cuore pulsante di una quarta FaD, la quale solo adesso si affaccia concretamente come possibile e prossimo futuro.

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Pubblicato

2021-07-17

Come citare

De Martino, D. (2021). Oltre l’antinomia “in presenza” e “a distanza”: verso un ambiente di apprendimento sociale e liquido. IUL Research, 2(3). https://doi.org/10.57568/iulres.v2i3.95
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