Recuperare la Dimensione Estetica dell’Educazione alle STEM
DOI:
https://doi.org/10.57568/iulres.v1i2.79Parole chiave:
Educazione STEM, Esperienza estetica, ScuolaAbstract
L’articolo propone una riflessione metodologica sull’educazione alle STEM che pone l’attenzione su alcuni elementi che possano rappresentare un’innovazione del modo in cui si concepisce l’apprendimento in questo ambito. Lo fa attraverso l’analisi di Future Inventors, un progetto del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, che aspira a creare un nuovo approccio all’educazione alle STEM trasferibile nella pratica scolastica. La riflessione pone attenzione particolare sull’esperienza estetica – qui intesa come una chiave di lettura del mondo che considera come inseparabili l’esperienza cognitiva e quella affettiva; integra la costruzione del sapere con l’apprezzamento della bellezza e della forza delle idee; e attiva un processo trasformativo attraverso cui comprendiamo meglio le cose e noi stessi – in un tentativo di riposizionarla al suo posto primario nel processo di un apprendimento nelle STEM più interdisciplinare ed ecologico.
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