Il filo che ci unisce: tradizioni popolari dalla pianura alla montagna

Autori

  • Francesca Zambito Istituto Comprensivo Statale “Bartolomeo Lorenzi”

DOI:

https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.504

Parole chiave:

territorio, comunità, apprendimenti, creatività, competenze

Abstract

Ripensare la scuola come comunità educante, aperta al contesto sociale e al territorio dove la fusione degli apprendimenti formali, informali e non formali si coniuga in creatività e genera competenze – è questa la sfida di oggi, per provare a ricucire i brandelli di una socialità frantumata da eventi imprevedibili. A dispetto di una limitazione fatta di spazi e di distanze, nascono progetti d’istituto che intrecciano fili all’insegna della continuità, unità di apprendimento condivise che parlano di scoperta. A guidare il gioco di percorsi innovativi ci sono nuove figure, il cui compito è quello di coordinare le varie attività e di condurre la comunità educante verso un unico grande obiettivo, ossia riappropriarsi delle tradizioni, delle radici di un territorio sconosciuto ai più piccoli, ma che unisca tutti in nome e per conto di un’identità tutta da scoprire.

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Pubblicato

22.12.2023

Come citare

Zambito, F. (2023). Il filo che ci unisce: tradizioni popolari dalla pianura alla montagna. IUL Research, 4(8), 328–336. https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.504
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