I Poli per l’infanzia: possibili presidi civici di inclusione e democrazia per bambini e famiglie

Autori

  • Elisa Maia Università Telematica "Leonardo da Vinci"

DOI:

https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.502

Parole chiave:

servizi educativi 0-6, infanzia, famiglie, continuità, inclusione

Abstract

Il decreto legislativo 65/2017 ha rappresentato una conquista fondamentale per l’Italia, poiché ha stabilito la ricomposizione di intenti e progettualità caratterizzanti il curricolo “zerosei”, con l’intenzione di concorrere a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali e di favorire l’inclusione di ciascun bambino.

Nel sistema “zerosei”, la normativa riconosce un ruolo strategico ai Poli per l’infanzia: laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio. Essi tracciano scenari innovativi per la progettazione di spazi in cui promuovere una cultura complessa e plurale di infanzie e famiglie, nell’ottica della continuità orizzontale.

I Poli per l’infanzia, pertanto, possono diventare presidi civici di promozione dei diritti dei bambini e delle famiglie, in una prospettiva realmente inclusiva e democratica.

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Pubblicato

22.12.2023

Come citare

Maia, E. (2023). I Poli per l’infanzia: possibili presidi civici di inclusione e democrazia per bambini e famiglie. IUL Research, 4(8), 151–162. https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.502
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