Povertà educativa e marginalità. Il ruolo delle comunità educanti per la prevenzione della devianza

Autori

  • Matteo Conte Università degli Studi di Bari
  • Maurizio Cardanobile International Academic Research Center

DOI:

https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.491

Parole chiave:

Povertà educativa, comunità educante, prevenzione

Abstract

Le nuove forme di marginalità e di povertà educative sono questioni tornate prepotentemente al vertice delle emergenze sociali, anche perché connesse a conseguenti fenomeni di devianza e di criminalità che coinvolgono, assai di frequente, ragazzi sempre più giovani (Iavarone, 2019, p. 1). Partendo da questa premessa, il contributo approfondirà il tema della devianza minorile quale fenomeno disomogeneo che inerisce alla deprivazione sociale ed espone sia ragazzi segnati da forte disagio economico sia adolescenti in condizioni agiate, isolati dalla fragilità dei legami sociali e dall’agenzia educativa primaria, la famiglia. L’articolo rifletterà sull’apporto delle comunità educanti, quale rimedio all’isolamento in cui si riflettono i fenomeni devianti e disadattivi e sulla riduzione del depauperamento individuale di cui si alimentano i fenomeni criminali. 

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Pubblicato

22.12.2023

Come citare

Conte, M., & Cardanobile, M. (2023). Povertà educativa e marginalità. Il ruolo delle comunità educanti per la prevenzione della devianza. IUL Research, 4(8), 124–141. https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.491
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