How to weave virtual reality and the process of creative inhibition in didactic

Autori

  • Veronica Beatini Università degli Studi di Salerno
  • Alessio Di Paolo Università degli Studi di Salerno
  • Michele Todino Università degli Studi di Salerno
  • Stefano Di Tore Università degli Studi di Salerno

DOI:

https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i7.380

Parole chiave:

realtà virtuale, funzioni esecutive, inibizione creativa, tecnologie assistive, bisogni educativi

Abstract

Nel corso degli anni, l’ambiente ha rappresentato un importante elemento educativo e di ricerca, spazio in cui il bambino diventa capace di acquisire non solo competenze di base, ma anche abilità di vita. Il virtuale è un sistema alternativo per educare i più giovani, riservando loro un ruolo attivo nel processo educativo. La realtà virtuale è un mezzo utile, inoltre, per esercitare la capacità di orientamento o di presa di prospettiva, attraverso l’attivazione di specifiche aree cerebrali e l’inibizione di altre. Questo contributo ha l’obiettivo di analizzare la possibile relazione tra la VR e le funzioni esecutive, inclusa l’inibizione, per favorire la creatività e rispettare lo stile cognitivo personale degli studenti, in particolare di quelli con SNE.

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Pubblicato

19.06.2023

Come citare

Beatini, V., Di Paolo, A., Todino, M., & Di Tore, S. (2023). How to weave virtual reality and the process of creative inhibition in didactic . IUL Research, 4(7), 243–254. https://doi.org/10.57568/iulresearch.v4i7.380
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