La rete vivente: l’educazione all’aperto in collaborazione con le famiglie

Autori

  • Catia Zetti Centro Educativo Integrato 1-6 “A.S. Makarenko”, Comune di Scandicci(FI), sezione nido 2-3 anni
  • Martina Cannistraci CentroEducativoIntegrato 1-6 “A.S.Makarenko” Comune di Scandicci (FI), sezione nido 2-3 anni
  • Cristina Denise Gatta Centro Educativo Integrato 1-6 “A.S.Makarenko” Comune di Scandicci (FI) sezione nido 2-3 anni

DOI:

https://doi.org/10.57568/iulres.v2i4.168

Parole chiave:

destrutturare, rete vivente, co-progettazione, processo, fluidità

Abstract

All’inizio dell’anno educativo 2020/2021 è emersa la volontà di rinnovare sia diversi elementi del nostro agire educativo sia gli spazi in cui solitamente ci muoviamo. In un periodo in cui la distanza detta le regole della didattica, abbiamo attivato alcuni strumenti per fare rete con le famiglie. Ciò ha dato origine a una “rete vivente” fondata sull’opportunità del mutuo aiuto. Prendendo spunto dalla natura e dal regno vegetale, abbiamo mutuato il concetto di rete come capacità di modificarsi e sostenersi per avanzare in un territorio inesplorato. Per la sperimentazione outdoor ci siamo inspirate ai nuovi concetti di “biofilia”, espressi da Wilson, al concetto di rete di Mancuso, all’attivismo pedagogico deweyano e al “fare esplorativo” di Guerra.

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Pubblicato

2021-12-20

Come citare

Zetti, C., Cannistraci, M., & Gatta, C. D. (2021). La rete vivente: l’educazione all’aperto in collaborazione con le famiglie. IUL Research, 2(4), 294–307. https://doi.org/10.57568/iulres.v2i4.168
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