Call for Abstract - Vol. 4, num. 8, Dicembre 2023

2023-03-03
Comunità educanti. Ripensare l’istituzione educativa a partire dalle alleanze territoriali.  

Le istituzioni educative, a seguito del periodo pandemico, hanno avviato una riflessione sulle criticità di un modello di scuola come “bene pubblico” tutt’altro che democratico, ma rivelatore ed amplificatore di povertà e disuguaglianze. La scelta di assumere un senso collettivo di responsabilità per l’interesse della comunità (Di Michele, 2021) e di valorizzare il principio di sussidiarietà orizzontale nel “prendersi cura dell’istruzione” porta la scuola e le università a ripensare il rapporto tra le diverse agenzie educative, in una concezione sistemica e in un’ottica di “mutuo avvaloramento” (Locatelli, 2022; Simeone, 2020).

Il recente seminario “A New Social Contract for Education. Perspectives reflections issues”, organizzato dalla Rete delle Cattedre UNESCO Italiane (ReCUI), ha riportato l’attenzione su quanto indicato nel Rapporto dell’UNESCO “Reimagining our futures together: A new social contract for education” (Unesco 2021), che reinterpreta la questione del ‘contratto sociale’ per affrontare le sfide che l’educazione deve sostenere oggi e nel futuro (Cannella e Mangione, 2023). L’educazione intesa come un bene comune, che si afferma progressivamente nelle pratiche diffuse e si consolida nelle istituzioni democratiche, richiede un partenariato e un impegno in corresponsabilità fra scuola, famiglia, società civile e istituzioni (Postman, 1998; Molitierni, 2012, 2017), volto a sviluppare un ecosistema educativo, inclusivo ed equitativo, frutto delle sinergie tra contesti formali, non formali e informali.

Le alleanze trovano una cornice organizzativa nelle recenti forme di collaborazione tra scuola e territorio rappresentate in Italia dai Patti educativi di comunità (Osservatorio Nazionale, INDIRE-Labsus),  e sono numerosi oggi i modelli e gli strumenti che le istituzioni educative pubbliche e private stanno sperimentando per costruire alleanze territoriali in virtù di un’offerta formativa più ricca e aderente alle richieste del contesto,  per sperimentarsi come presidi civici in grado di contrastare le disuguaglianze e la povertà educativa (Coppola, Del Fabbro, Lanzani, Pessina, & Zanfi, 2021), per ampliare l’ambiente di apprendimento includendo i terzi spazi culturali (Mangione, Chipa, & Cannella, 2022) realizzando un vero e proprio spazio educativo allargato.

La ricerca permette oggi di individuare differenti modelli di collaborazione e strumenti che superano una alleanza emergenziale e permettono di abbracciare una prospettiva di riconciliazione fra scuola e territorio (MacGill, Wyeld, 2009), ponendosi l’obiettivo di affrontare i bisogni della comunità educante a partire dalla valorizzazione delle risorse che essa mette a disposizione. I “sostegni di prossimità” (Canevaro, 2015) giocano un ruolo importante: sostegni per un sistema educativo dialogante e includente in grado di potenziare la dimensione culturale, sociale, socio-sanitaria e formativa.

Il numero 8, vol. 4 di IUL-Research, dal titolo “Comunità educanti.  Ripensare l’istituzione educativa a partire dalle alleanze territoriali”, accoglie contributi originali risultanti da differenti tipologie di ricerca (teorica, esplorativa, valutativa), così come rassegne bibliografiche sistematiche e descrizioni di esperienze sul campo.

Curatori: Massimo Faggioli, Giovanni Biondi, Sophie Nadeau-Tremblay (Université du Québec à Chicoutimi).

Temi

  • Contratto sociale e patti educativi territoriali
  • L’educazione come bene comune
  • Forme di collaborazione e mobilitazione del capitale sociale a supporto dell’educazione
  • Scuola di comunità e forme di caring sociale e sanitario
  • Le alleanze territoriali nel processo di educazione permanente e di riduzione dei divari territoriali
  • I sostegni di prossimità per il benessere, l’autonomia e l’inclusione educativa
  • service learning, cittadinanza attiva e cura del bene comune
  • Territorio e curricolo locale. Il ruolo del patrimonio storico, culturale e naturale nell’ampliamento dell’offerta formativa
  • Le scuole in comunità isolate
  • La scuola in ospedale

 

Tipologia di contributo

Saranno accettati contributi in italiano e/o inglese che rientrino in una delle seguenti tipologie:

  • Research papers: contributi di natura scientifica che comprendano una letteratura di riferimento, una dichiarazione del problema, l’indicazione delle domande di ricerca, la descrizione della metodologia, la presentazione dei risultati della ricerca e la relativa discussione. Lunghezza massima complessiva: 6000 parole.
  • Reflection papers: contributi teorici o commenti di approfondimento su una delle tematiche previste dalla call. Lunghezza massima complessiva: 5000 parole.
  • Systematic review: revisione esaustiva dei principali riferimenti bibliografici disponibili in relazione a una delle tematiche previste dalla call. Lunghezza massima complessiva: 8000 parole.
  • Voices from the field: descrizione di esempi e casi di studio particolarmente rilevanti circa un particolare ambito di sperimentazione. Lunghezza massima complessiva: 4500 parole.

Saranno inoltre accolti in una sezione dedicata anche recensioni di volumi italiani o stranieri che abbiano negli ultimi anni contribuito ad arricchire la ricerca educativa attraverso approfondimenti di aspetti inerenti la call.

Lingua: Italiano o inglese.

Per l’invio dell’abstract si prega di seguire le indicazioni a partire dal seguente link: https://iulresearch.iuline.it/index.php/IUL-RES/about/submissions

Gli Abstract, in forma anonima, dovranno essere in italiano e inglese, avere una lunghezza compresa fra le 400 e le 600 parole ed essere corredati da 3 a 5 parole chiave in italiano e inglese. Gli Autori dovranno fornire insieme all’abstract un breve profilo biografico (massimo 200 parole) in un file separato. Dopo l’eventuale accettazione dell’abstract, per la predisposizione del manoscritto si dovrà fare riferimento alle Linee guida per gli autori disponibili sul sito.

Date importanti:

  • Invio degli abstract: entro il 16 aprile 2023
  • Valutazione degli abstract pervenuti e comunicazione degli esiti ai proponenti: entro il 20 aprile 2023
  • Invio manoscritti per gli abstract accettati: 15 giugno 2023

Per informazioni scrivere a: dsu.redazione@iuline.it

 

Riferimenti bibliografici

Aglieri, M., Locatelli, R. (2022). Educazione permanente e città educativa. L’attualità del Rapporto Faure a cinquant’anni dalla sua pubblicazione. PEDAGOGIA E VITA, 80(3), pp. 25-34.

Canevaro A. (2015). Nascere fragili: processi educativi e pratiche di cura. Edizioni Dehoniane Bologna.

Cannella, G., Chipa, S., Mangione, G.R.J. (2021). Il Valore del Patto educativo di Comunità. Una ricerca interpretativa nei territori delle piccole scuole. In G.R.J Mangione, G. Cannella e F. De Santis (a cura di), Piccole scuole, scuole di prossimità. Dimensioni, Strumenti e Percorsi emergenti. I Quaderni della Ricerca n. 59 (pp. 23-47). Torino: Loescher editore.

Coppola, A., DEL FABBRO, M., Lanzani, A. S., Pessina, G., & Zanfi, F. (2021). Ricomporre i divari. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica. Società editrice il Mulino spa.

Dewey, J. (2004[1916]), Democrazia e educazione, con un saggio introduttivo di Carlo Sini, Milano: Sansoni.

Di Michele, F. (2021). La pedagogia della natura come scelta di impegno pedagogico e politico per una relazione educativa di prossimità. Il Nodo. Per una pedagogia della persona25(51), 117-126.

Locatelli, R. (2022). La prospettiva dell’educazione come bene comune quale quadro di riferimento per i Patti educativi di comunità. Civitas educationis. Education, Politics, and Culture10(2).

Locatelli, R. (2019), Reframing Education as a Public and Common Good: Enhancing Democratic Governance, Cham, Switzerland: Palgrave Macmillan.

MacGill, B., & Wyeld, T. (2009). The need for a reconciliation pedagogy: Educating for a more holistic shared Australian cultural heritage. Paper presented at the 13th International Conference on Information Visualisation, held in Barcelona, Spain: July.

Mangione, G.R.J., Cannella, G., Chipa, S. (2022). Il ruolo dei terzi spazi culturali nei patti educativi territoriali. Verso una pedagogia della riconciliazione nei territori delle piccole scuole. In A. Di Pace, A. Fornasari, M. De Angelis (a cura di) Il Post Digitale. Società, Culture, Didattica (pp. 171-205). Milano: Franco Angeli.

Moliterni P. (2012). Inclusione e integrazione: lo sguardo sulla cittadinanza. In L. d’Alonzo, R. Caldin R. (a cura di), Questioni, sfide e prospettive della pedagogia speciale. Napoli: Liguori.

Moliterni, P. (2017). Formare i professionisti dell’educazione inclusiva. Pedagogia oggi, 15(2).

Portman N. (1998). La fine dell’educazione. Roma: Armando.

Simeone, D. (2020), “Per una rinnovata alleanza educativa tra scuola e famiglia”, in Rivista lasalliana: trimestrale di cultura e formazione pedagogica, vol. 87, n. 2, pp. 223-230.

UNESCO (2021). Reimagining our futures together. A new social contract for education. Paris: UNESCO. https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000379707.locale=en.